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In Luigi è stanco Alloisio mette in scena le vicende del nonno Giovanni, nome di battaglia “Luigi”, e della sua famiglia. “Luigi è stanco” è la frase che gli alleati ripetevano da Radio Londra per indicare che ci sarebbero stati lanci dagli aerei per le formazioni partigiane dell’alessandrino. Le storie raccontate nello spettacolo sono varie e avvincenti e coinvolgono non solo la famiglia del padre Sergio, partigiano di Giustizia e Libertà, ma anche quella, genovese, della madre Ivana, staffetta tredicenne delle Brigate Garibaldi e figlia di Pietro Comaschi, del Corpo Volontari della Libertà di Genova, operaio della Ansaldo San Giorgio di Sestri Ponente.

Fra gli episodi più significativi, la vicenda del cugino Claudio Pesce che, malgrado fosse riuscito a mettersi in salvo durante il terribile rastrellamento della Benedicta (aprile 1944), tornò indietro e si consegnò ai tedeschi per non abbandonare il fratello Renato. L’ordine di arresto del Comando tedesco ci narra la cattura di Sergio “Cencio” Alloisio, di suo fratello Remo “Pinocchio” Alloisio e della madre Rita. La figlia di “Luigi”, Stefania, nome di battaglia “Bianca”, operò a Torino nell’ “ufficio K” fondato dal partigiano ebreo Giorgio “Albertino” Latis e scortò Ada Gobetti quando quest’ultima si recò alla prima riunione del Consiglio Comunale di Torino, prima vice sindaco donna d’Italia.

Le due famiglie diventano una quando, nell’immediato dopoguerra, il padre di Gian Piero, il partigiano Sergio Alloisio, cerca di ricomporre le inevitabili tensioni che seguirono la guerra civile creando un grande spettacolo collettivo di varietà, La Pietra Filosofale, cui aderiscono molti giovani della zona. Sergio Alloisio negli Anni Settanta fondò a Genova il gruppo Teatro Quartiere di Oregina da cui nacque l’Assemblea Musicale Teatrale.

Tra le canzoni degli spettacoli le inedite Luigi è stanco e Jeans e chador dello stesso Alloisio, oltre che Auschwitz / La canzone del bambino nel vento scritta da Francesco Guccini, e Le chant des partisans, detta anche la Bella Ciao francese.

Dalla Rassegna Stampa: “Utilizzando la tecnica del teatro-canzone, ideata da Giorgio Gaber e Sandro Luporini e di cui Alloisio può essere considerato oggi il principale esponente, il racconto si snoda fra ricordi personali, frammenti di grande storia, inserti di attualità, sempre all’insegna dell’antiretorica e dell’empatia per le vite, e le morti, dei singoli partigiani”.

(Giuliano Galletta,“Il Secolo XIX”, 2 giugno 2016)

Gian Piero Alloisio canta “Bella ciao” durante lo spettacolo Luigi è stanco 

al Maggior Consiglio di Palazzo Ducale (Genova) https://www.youtube.com/watch?v=8KM4336lsbY

Nel 2016 il Festival Pop della Resistenza (“Aria di libertà” e “Luigi è stanco”) ha avuto il patrocinio dell’ANPI nazionale, del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale del Piemonte, dell’Associazione “Memoria della Benedicta”, dell’Ufficio Scolastico Regionale Liguria e dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Alessandria, nonché il sostegno di numerosi Enti: http://www.gianpieroalloisio.it/festival-pop-della-resistenza/


RASSEGNA STAMPA 2016

Written by : Gian Piero Alloisio

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Donec fringilla nunc eu turpis dignissim, at euismod sapien tincidunt.