Ogni vita è grande - Gian Piero Alloisio

GIAN PIERO ALLOISIO in

RAGAZZE CORAGGIO

Teatro-canzone dedicato alle donne partigiane

 

Dopo il successo di Aria di libertà e di Luigi è stanco, Alloisio completa la sua trilogia sulla Resistenza con uno sguardo alle donne: protagoniste spesso dimenticate

Dopo “Aria di libertà”, storia di un ragazzino-partigiano, e “Luigi è stanco”, storia di una famiglia ribelle, Gian Piero Alloisio completa la sua trilogia dedicata alla Resistenza con “Ragazze coraggio”. Il ruolo delle donne che hanno partecipato alla Lotta di Liberazione per molto tempo è stato sminuito in favore dell’immagine del partigiano-guerriero, e quindi maschio. Infatti lo stereotipo femminile dell’immediato dopoguerra, che vedeva la donna intenta a occuparsi della casa e dei figli, di fatto la escludeva dalla vita politica e civile. Nello spettacolo di Alloisio, il ritratto di tre donne partigiane smentisce questa immagine proseguendo il filo rosso che lega i tre copioni musicali e teatrali: parlare della Resistenza fra Liguria e Piemonte, parlarne raccontando storie in cui anche le nuove generazioni possano identificarsi, parlarne rivendicando l’appartenenza a una famiglia partigiana sia per parte di padre che per parte di madre.

Il primo ritratto è quello di Fidia “Donata” Lucarini, che faceva parte di una brigata SAP tutta femminile e dedicata a una partigiana genovese, la “Felicita Alice Noli”. “Donata” era antifascista fin dal ventre materno: infatti sua madre era incinta di lei quando, prima di una rappresentazione al Teatro dell’Opera di Genova, si rifiutò, insieme a suo padre, di alzarsi in piedi e cantare “Giovinezza”, rischiando così l’aggressione da parte di un gruppo di fascisti. Fortunatamente il padre, che era un uomo alto e robusto, si liberò di tutti gli assalitori, proteggendo la moglie e la piccola Fidia.

Il secondo ritratto è quello di Pierina “Milly” Ferrari, la cui storia è raccontata nel libro di Federico Fornaro “Pierina, la staffetta dei ribelli”. “Milly”, staffetta partigiana di Tagliolo Monferrato, fu la testimone chiave di come andarono davvero le cose durante il famoso quanto terribile rastrellamento della Benedicta, avvenuto nell’aprile del 1944.

Il terzo e ultimo ritratto è quello di Ivana Comaschi Alloisio, madre di Gian Piero e staffetta partigiana della Divisione Mingo. Dove si racconta come l’esperienza partigiana abbia poi influito sull’educazione dei figli.       

Ognuno di questi racconti è sostenuto da testimonianze in video e da canzoni dedicate alle donne. Dal primo album dell’Assemblea Musicale Teatrale del 1976 a oggi, Gian Piero Alloisio  ha scritto canzoni dedicate alle donne che, in questa occasione, verranno riproposte in una nuova veste: “Donna”, “Marilyn”, “Libera Dea”, “La parte migliore”, “Chiara Luce” e non solo.

Dalla Rassegna Stampa di “Luigi è stanco”:
“Utilizzando la tecnica del teatro-canzone, ideata da Giorgio Gaber e Sandro Luporini e di cui Alloisio può essere considerato oggi il principale esponente, il racconto si snoda fra ricordi personali, frammenti di grande storia, inserti di attualità, sempre all’insegna dell’antiretorica e dell’empatia per le vite, e le morti, dei singoli partigiani”.(Giuliano Galletta,“Il Secolo XIX”, 2 giugno 2016)


Gian Piero Alloisio canta “Bella ciao” durante lo spettacolo Luigi è stanco al Maggior Consiglio di Palazzo Ducale (Genova)

Nel 2016 il Festival Pop della Resistenza (“Aria di libertà” e “Luigi è stanco”) ha avuto il patrocinio dell’ANPI nazionale, del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale del Piemonte, dell’Associazione “Memoria della Benedicta”, dell’Ufficio Scolastico Regionale Liguria e dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Alessandria, nonché il sostegno di numerosi Enti.

Rassegna stampa 2017

Rassegna stampa 2016

 

Written by : Gian Piero Alloisio

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Donec fringilla nunc eu turpis dignissim, at euismod sapien tincidunt.